Chi Siamo

Non vi è nessuna frattura tra lo psichico e il fisico, nessun interno ed esterno, nessuna “sensazione” a cui una “cosa” esterna, differente dalla sensazione, corrisponda. Il mondo dei sensi appartiene in egual misura al dominio psichico e fisico.
Ernst Mach.

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L’ISTITUTO DI TERAPIE SISTEMICHE INTEGRATE promuove strategie di cura all’insegna della complementarietà; adottiamo una visione sistemica della persona e della malattia.

Certi che una politica dell’integrazione tra differenti visioni della medicina conduca ad un potenziamento delle cure convenzionali, ci avvaliamo di percorsi strutturati sulla persona e non soltanto sui sintomi del disturbo specifico. I concetti basilari su cui si fondano i nostri metodi sono:

  • Interdisciplinarietà
  • Unità mente-corpo
  • Uomo inteso come sistema

Le diverse “arti” mediche presenti nel mondo possono offrire un supporto prezioso nell’aumentare l’efficacia delle terapie tradizionali. La prospettiva integrata abbraccia il concetto dell’essere umano come un insieme complesso di mente e corpo, governato da una dinamica di circolarità. Alla base di questo assunto troviamo la visione dell’uomo come un sistema aperto, nel quale i singoli apparati ed organi funzionano in un clima di interdipendenza e di reciprocità. Per questo sosteniamo che, in ogni disturbo o patologia, è opportuno non perdere mai di vista la prospettiva sistemica della malattia. Lo abbiamo sperimentato tutti: quando la mente non è serena ci sembra di soffrire anche nel corpo; mentre il corpo è malato anche la nostra mente è afflitta, il tono dell’umore si abbassa e il pensiero si adombra.

Secondo la prospettiva sistemica è impossibile conoscere bene un elemento del sistema se non lo si osserva in interazione con tutti gli altri.

Anche le acquisizioni scientifiche più recenti confermano che il nostro corpo funziona come un immenso network: ciascun elemento che ci compone, al livello micro come al livello macro è connesso a tutti gli altri.

Non è difficile oggi comprendere questa straordinaria realtà di interconnessione. Pensiamo ai social network: in ogni momento siamo collegati a migliaia e migliaia di altre persone. Ebbene, questi ‘social’ esistono anche all’interno del nostro corpo. Per ogni informazione è prevista una o più risposte che a loro volta scatenano ulteriori feedback. È l’ottica della circolarità che soppianta la causalità del pensiero lineare a cui siamo abituati.

La nostra unità mente-corpo è un sistema che, quando si trova in una condizione omeostatica, seppur dinamica, rispecchia una condizione di salute e benessere. Tuttavia l’equilibrio è sempre in pericolo perché l’ambiente esterno, quanto quello interno all’organismo, lo minacciano costantemente.

Le terapie che proponiamo nel nostro Istituto, lavorando sull’intero sistema-uomo, intervengono in maniera massiccia e strategica sui disturbi, tenendo sempre presente che ogni individuo deve essere inquadrato in una cornice bio-psico-sociale. Infatti tutti noi siamo un insieme di sistemi biologici integrati, abbiamo un complesso apparato psichico e siamo immersi in una rete di relazioni sociali.

Siamo un gruppo di professionisti al servizio delle persone. Nondimeno, condividiamo le stesse condizioni umane. È proprio nel riconoscere onestamente questa nostro stato comune di sensibilità, fallibilità e allo stesso tempo, di forza e coraggio, che traiamo lo slancio nel volersi prendere cura dell’altro, ponendoci a disposizione dei pazienti personalmente, in quanto sistemi intercomunicanti. La nostra missione nasce dalla consapevolezza di percorrere tutti insieme lo stesso cammino per mantenerci in equilibrio sul filo di una vita sana. Tutto ciò è alle fondamenta della nostra particolare attenzione alla relazione medico-paziente.

Ogni espressione medica nasce da questa esigenza di cura, che rende tutti i professionisti membri di una stessa collettività al servizio dell’uomo sofferente. Ciascuna conoscenza, ciascuna competenza, purché guidata da etica e buon senso, può essere condivisibile come una risorsa per sostenere l’uomo nella fragilità della malattia.

  I NUMERI DEL CENTRO

STUDI 10
POSTI SALA CONVEGNO 40
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